Recensione: “Tracce Criminali”, di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi. 18/20

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Questo saggio della coppia Lucarelli e Picozzi racconta le storie di alcuni omicidi attraverso l’analisi delle prove. Ogni capitolo del libro è incentrato su un tema specifico, che viene analizzato anche attraverso la storia di crimini in cui quel tema è stato fondamentale per la risoluzione del caso. Si parte così trattando delle impronte digitali, i liquidi biologici e il sangue, le impronte (di morsi, attrezzi, o l’impronta vocale), per arrivare alle microtracce, all’ingegneria forense e all’utilizzo delle nuove tecnologie. Tra i crimini raccontati la morte di Lady Diana, gli omicidi di Michele Profeta e di Ferdinando Carretta, gli Atlanta Child Murders.

Ogni argomento viene trattato con il solito acume e lo stile diretto e graffiante che i lettori di Lucarelli conoscono bene; il linguaggio semplice e conciso tiene l’attenzione del lettore fissata sull’argomento trattato, spiegato come sempre con dovizia di particolari e in maniera tale da essere accessibile anche per i non addetti ai lavori.

Penso sia un libro utile per chi vuole saperne di più dell’analisi degli elementi che compongono un’indagine e che portano alla soluzione dei crimini.

Recensione: “Sex crimes – Storie di passioni morbose e di efferati delitti”, Carlo Lucarelli – Massimo Picozzi 7/20

In questo saggio della coppia Lucarelli-Picozzi vengono affrontati diversi argomenti, correlati, come spesso è pratica nei libri che parlano di criminologia, di racconti di crimini connessi all’argomento trattato. Per rendere un’idea, si passa dalla trattazione di parafilie, come il vampirismo, la zoofilia e la licantropia, a quella di pratiche come il cannibalismo, la necrofilia, il feticismo, il sadismo, per finire con il parlare di stupratori, stalker, erotomania.

Come vedete la gamma di argomenti è variegata e sicuramente poco piacevole, a meno che il lettore non sia un “amante” di suddette pratiche; perché allora leggere questo libro? Al di là dell’interesse personale per la criminogia, ritengo che questo saggio, scritto con il consueto stile semplice e coinvolgente, possa aiutare a comprendere il perché di certi comportamenti, di certi crimini. Penso anche che questa non sia una lettura per deboli di stomaco; ci sono delle parti, come quella dedicata alla pedofilia, che sono davvero delicate, soprattutto quando vengono riportati i racconti in sede processuale delle vittime.

Un testo che parla di perversioni sessuali e del loro sfociare in atti criminali non è adatto ad animi particolarmente sensibili; bisogna essere in grado di leggere con distacco, di affrontare gli argomenti dal punto di vista dello studioso, dell’investigatore, perché se ci immedesima invece in quello della vittima, si rischia non solo di non portare a termine la lettura, ma anche di passare notti insonni.

Per tali motivi lo consiglio, ma solo a persone veramente interessate all’argomento.

Recensione: Serial killer, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi.

Che leggere durante il viaggio? Come rilassarsi dopo una lunga giornata di cammino tra monumenti, musei e luoghi di particolare interesse?
Io l’ho fatto dedicandomi alla lettura di questo libro. Un saggio in cui Lucarelli e Picozzi delineano la figura del serial killer, rifacendosi alle ben note classificazioni dei criminologi americani ed intrecciando questa esposizione con la narrazione delle storie di alcuni assassini, anche italiani.
Il libro è di sicuro interesse per chi voglia farsi un’idea in generale della criminologia, di funziona questo mondo, di come possa ragionare la mente di questi individui, votati all’omicidio. Potrebbe essere questo un testo utile proprio per un primo approccio a questo mondo, data la linearità dello stile, la semplicità della narrazione, il linguaggio adatto anche ai neofiti del genere.
Tutto sommato una lettura piacevole, per quanto l’argomento trattato possa essere considerato piacevole.
Sicuramente, per i più interessati, ci sono letture di maggior spessore e rigore scientifico. Di queste però parlerò un’altra volta.