Quando si parla di musica trovo difficilmente qualcuno di mia conoscenza che abbia miei stessi gusti o che conosca i nomi e la musica delle band che normalmente ascolto. Il mio genere preferito è il Metal, in particolare amo i Dream Theater, che sono una pietra miliare del Progressive Metal, ma ascolto anche altri gruppi. Non mi soffermo su un genere in particolare, più che altro ascolto ciò che piace al mio orecchio: posso spaziare dai Lacuna Coil ai Drowning Pool, dai Papa Roach agli Skillet, dai System of a Down ai Linkin Park (sino a Minutes to midnight, dopo quel cd ho smesso di sentirli, perché ciò che hanno suonato non rientrava più nei miei gusti). Quando voglio scoprire qualche nuova band mi affido a YouTube music, seleziono la playlist Metal aggiornata e mi lascio andare all’ascolto. Naturalmente non tutto mi piace, certe sonorità sono troppo per me. Ma ascoltando un po’ questo e un po’ quello ho scoperto un genere che mi ha subito colpito: il Metalcore.
I gruppi che suonano Metalcore hanno in comune alcuni elementi, ma si differenziano comunque tra di loro. In particolare sono rimasta colpita da quattro band, di cui ho acquistato i cd (mi piace comprare i cd dei gruppi che ascolto, voglio avere fisicamente il loro disco, anche se ascolto comunque gli mp3, perché amo collezionarli).
Motionlesse in white.
Ho acquistato Disguise, cd dei Motionless in White, uscito a giugno 2019, dopo che la canzone omonima del titolo mi ha colpito particolarmente. Devo dire che questa band mi trasmette tanta energia; mi piace anche perché nelle singole canzoni spesso risento delle sonorità di altre band che conosco e che sono per loro fonte di ispirazione. Ha un solo cantante, Chris Motionless, che alterna il cantato al growl. Mi capita spesso di usare questo cd quando mi alleno, perché mi aiuta a mantenere alto il ritmo di lavoro durante gli esercizi. Altre canzoni che amo di questo cd sono </c0de> e Legacy.
The amity affliction.
Quando ho sentito per la prima volta Drag the Lake, singolo estratto dall’album Misery, dell’agosto 2018, ho sentito la pelle d’oca. C’era qualcosa nella musica e nel testo che mi arrivava dritto allo stomaco, non so se a voi è mai capitata una sensazione del genere. A differenza dei Motionless in White qui ci sono due cantanti, Joel Birch, che si occupa delle parti death in Growl, e Ahren Stringer, voce melodica, ma anche polistrumentista (suona il basso, la tastiera, la chitarra ed il sintetizzatore). Come tipologia di suono trovo questa band più leggera rispetto alla precedente; nelle canzoni si percepisce spesso una certa malinconia e tristezza. Tra le mie canzoni preferite, oltre a quella già citata, Feels Like I’m Dying e Black Cloud.
Black Veil Brides.
Alle prime note di Wake up, dal cd Vale, pubblicato nel gennaio 2018, mi sono sentita trasportare indietro nel tempo. Le sonorità di questa band mi riportano agli anni ’80 e 90′ e la cosa non mi dispiace affatto. Si differenzia dalle altre tre sia per la forte presenza della chitarra elettrica, sia per i ritmi un po’ più lenti, ma soprattutto per il fatto che non è presente una voce death, ma solo il cantane Andy Biersack, che ha un timbro davvero particolare. Da ascoltare anche When They Call My Name e Dead Man Walking (Overture II).
I Prevail.
Una bomba di energia, che ti dà quella carica incredibile grazie alla quale spaccheresti il mondo. Questo ho sentito al primo ascolto di Bow Down, prima traccia di Trauma, cd uscito nel marzo 2019. Ma sentendo il cd vengono fuori anche altre sensazioni, dovute alla eterogeneità presente nelle singole canzoni; sono presenti due voci fisse, Brian Burkheiser per la parte melodica e Eric Vanlerberghe per la parte death; all’interno dell’album sono presenti anche delle collaborazioni, in Every time you Leave, dove è presente la voce femminile di Delaney Jane, e in Rise Above It, dove la parte rap è affidata a Justin Stone. Altre due canzoni che mi piacciono molto sono Breaking Down e I Don’t Belong Here, completamente diversa, questa, da tutto il resto dell’album.
Spero di aver dato degli spunti interessanti per l’ascolto 😊.