Sono trasparente come lucido cristallo di Boemia e come lo stesso fragile, pronta ad infrangermi per un tocco troppo deciso, o maldestro.
Se provassi a cercare il mio sguardo, vedresti soltanto te riflesso, capiresti che il mio agire non è gentilezza, ma forse qualcosa di più. Solo per te, cantava qualcuno…
Tante volte ho sentito il fragore della mia anima infrangersi, schiantata dalla caduta nelle tenebre, ma sempre l’ho ricomposta, frammento dopo frammento. Ora è un puzzle incerottato, in equilibrio precario sull’orlo dell’ennesimo precipizio, dal quale vorrei essere salvata, non inghiottita.
E vorrei ancora una volta sentire amore che riscalda il mio cuore, passione che cinge il mio ventre, ardore bruciare la mente, invece di questo vuoto, monotono, lungo e contorto percorso sulla via della solitudine. Ma penso di far parte di quella cerchia di persone per cui non è possibile un lieto fine. Fossi almeno fortunata al gioco…