Recensione: Dracula, la vera storia di Vlad III L’Impalatore, Matei Cazacu

Questo libro analizza la biografia di Vlad Dracula, voivoda della Valacchia, vissuto nel XV secolo. Lo storico rumeno la racconta partendo dal capostipite della dinastia, sino agli epigoni.
Si narrano le gesta di Vlad, i suoi rapporti col regno di Ungheria e l’impero turco, attraverso documenti storici, quali carteggi tra papi e loro nunzi in Europa orientale, rapporti degli inviati della Repubblica di Venezia alla corte ungherese e turca, pamphlet tedeschi denigratori, resoconti di ambasciatori russi.
Il ritratto che emerge è quello di un governante fiero, deciso a difendere le proprie terre vessate da un lato dal sultano turco, dall’altro dal re di Ungheria. Vlad dovette inoltre destreggiarsi tra intrighi orditi ai suoi danni da altri pretendenti al trono di Valacchia, ostilità degli abitanti dei distretti vicini, che vedevano minacciate i loro privilegi in campo economico, voltafaccia di amici e alleati.
Una parte del libro è dedicata alla nascita della figura del vampiro e alla credenza letteraria che Vlad lo fosse.
Nel complesso l’opera fornisce un interessante spaccato della storia rumena del XV secolo e personalmente mi ha incuriosito sia per quanto concerne gli sviluppi dell’impero ottomano, sia per quanto riguarda la stiria generale dell’est europeo, da me poco conisciuta.